Quest'anno a Genova tra gli eventi proposti dal Festival della Scienza si poteva degustare un insolito aperitivo. Il Museo delle Scienze di Trento ha curato questo caffè scientifico a base di alghe e insetti con l'intento di creare un dialogo tra ricercatori e pubblico riguardo un futuro alimentare diverso dal nostro. Ma alghe e insetti sono realmente così lontani dalla nostra cultura culinaria? L'entomologo ha chiesto agli spettatori, curiosi e numerosi, se erano soliti mangiare gamberetti e/o lumache definendo queste ultime “spugne piene di saliva” e spiegando che i crostacei sono morfologicamente molto simili agli insetti.
Ovviamente non tutti gli
insetti ne tutte le alghe si possono mangiare, recentemente è uscito
il caso di qualcuno che ha fatto una scorpacciata di scarafaggi e poi
è morto. A nessuno di noi (forse) verrebbe in mente di mangiarsi
tonnellate di carne per di più di topo. Allo stesso modo bisogna
fare attenzione alle alghe con tossine nocive per l'uomo.
Dopo un paio di domande
da parte di un pubblico interessato, una seconda degustazione ha
creato un notevole brusio: grilli (Acheta Domesticus) e sushi.
Sushi? Sì, perché ciò che tiene insieme le varie rondelle di sushi
è un'alga: l'alga Nori (Porphyra Umbilicalis). Il sushi e
quindi l'alga è stato mangiato senza alcun problema, il grillo no.
Qualcuno non ha osato o non è riuscito a mettersi in bocca un grillo
fritto e sentirlo scrocchiare sotto ai denti. Io ne ho mangiati un
paio ed è stato strano: oltre a un consistenza particolare, ha un inaspettato sapore di tonno. Il grillo ha forse un gusto e un sapore molto più
vicino a quelli riscontrabili nei nostri piatti, ma io ho preferito
le camole.
Il Museo delle Scienze di
Trento ci ha lasciato delle schede con alcune ricette:
- Supréme di larve
- Finocchi, puntarelle e wakame
- Frittelle di grilli
- Nori affogate al vino rosso
Basta fare una ricerca su
internet per poterne trovare altre e perché no, recuperare degli
insetti in qualche allevamento, e proporle a qualche ospite. Detto
questo probabilmente nessuno verrà più a cena da me, ma non sa cosa
si perde. Provate gli insetti. Superata l'idea di ribrezzo scoprirete
un nuovo mondo. Grazie al Festival della Scienza posso depennare
dalla lista di cose da fare la voce 'mangiare insetti'. Se ricapiterà
l'occasione spero di poter assaggiare altre specie: il prossimo passo
saranno le cavallette o le formiche al miele. E voi, cosa aspettate?
Credits:
Ero presente a questo prelibato aperitivo e sono rimasto sorpreso sia dalle quantità di sostanze nutritive presente nei diversi insetti mangiati sia dal gusto degli stess. Seconde le mie papille gustative le camole assomigliavano come sapore alle noccioline mentre i grilli si potevo accostare alla pancetta. Le alghe non sono piaciute neanche a me... insapori e abbastanza gommose. Se cucinerai insetti e non alghe verrò sicuro a cena..
RispondiEliminaFederico