Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un intero invero, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po' meglio che pensare che sono rimasta proprio sola. Banana Yoshimoto

sabato 31 dicembre 2011

Regali di Natale parte 4: Cioccolatini al Caffè




Buon Anno Nuovo!!


INGREDIENTI

(per circa 24-28 cioccolatini)
200 g di cioccolato extrabitter al 75% 
200 g di cioccolato fondente
20 g di burro    
2 dl di panna fresca
8 cucchiaini di caffè liofilizzato

PREPARAZIONE

1)Tritate e poi sciogliete a bagnomaria 150g del cioccolato extrabitter. Fate intiepidire, unite i restanti 50g e mettete il tutto a bagnomaria. Una volta raffreddato versatene la metà negli stampini (circa 2 cm di lato se fossero quadrati). Ponete in frigorifero.



2)Sciogliete ora il cioccolato fondente a bagno maria insieme alla panna, al burro e a 4 cucchiaini di caffè. Lasciatelo raffreddare e mettetelo in frigorifero per un'ora. 


3)Trascorso il tempo montate la ganache finché non cambia colore diventando spumosa. Trasferitela nei vostri stampini senza riempirli troppo. Raffreddate in frigo.


4)Ricoprite con uno strato di cioccolato sciolto extrabitter rimasto. Passate in frigo per quattro ore e poi sformate. Decorare a piacere con un po' di caffè liofilizzato o con dei chicchi di caffè. Divertitevi con le forme più strane: io ho messo uno strato di cioccolato e poi uno di ganache in alcuni bicchierini da caffè. 






5)Per la confezione ho scaricato il modello online (non ricordo il sito purtroppo, ma ho il file). Una volta tagliato e piegato, l'ho foderato con carta da forno ed era pronto per ospitare i miei cioccolatini.






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mercoledì 28 dicembre 2011

Regali di Natale parte 3: Candy-Stripe Cookie Stick


Questa ricetta l'ho presa qui: ve la riporto tradotta e con le dosi in grammi opportunamente convertite. Ovviamente i miei sono molto meno riusciti :)
Oltre che per creare questi biscottini, queste dosi si possono usare per fare le lingue di gatto da accompagnare con una bella crema.

INGREDIENTI
402 g di zucchero 
256 g di farina
140 g di burro    
1/2 cucchiaino di vanillina   
8 albumi
90 g di panna fresca
1 pizzico di sale
colorante rosso



PREPARAZIONE

1)Montate a neve gli albumi con lo zucchero con una frusta elettrica. Versate in una terrina e aggiungete farina e sale mescolando con delicatezza senza smontare il composto. Fate fondere il burro.




2)Aggiungete il burro fuso e la vanillina: mescolate finché tutto sarà ben amalgamato. Trasferite circa un quarto del composto in un'altra terrina e unite a quest'ultimo il colorante rosso raggiungendo il colore desiderato.




3)Preparate almeno una decina di rettangoli (7x15 cm) con la carta da forno. Su ognuno di essi disponete uno strato di pastella bianca aiutandovi con una spatola. Sopra ogni strato bianco fate delle righe sottili di pastella rossa con una siringa da pasticcere o una sac à poche.


4)Infornatene pochi per volta (circa 4) e controllate attentamente la cottura. Il tempo indicato è di 6-8 minuti: sfornate non appena iniziano a dorarsi. Immediatamente dopo sollevate gli angoli con l'aiuto di una spatola e arrotolateli. Posateli con i bordi "incollati" a contatto di una superficie pulita


5) La confezione si realizza scaricando dal sito di Martha Stewart il template (anche qui non trovo più la pagina esatta, ma per chi volesse ho il file in pdf originale). Si stampano, si ritagliano e si incollano. Si aggiunge volendo una coccarda o un fiocco.



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martedì 27 dicembre 2011

Regali di Natale parte 2: Sablés a Scacchi


Perché a Natale si scambiano i regali? E' vero che la Bibbia racconta dei Re Magi che portarono doni a Gesù, però i regali non si rifanno al loro esempio: non diedero i loro doni alla nascita di Gesù ma in un secondo momento. Il loro gesto fu conforme all'antica usanza di onorare i governanti, in quanto Gesù era chiamato il re dei Giudei.
Diane Bailey, scrivendo sull'Indipendent di Los Angeles,ha spiegato che "lo scambio di doni risale all'antica Roma, quando la gente si scambiava semplici regali simbolici nel corso di cerimonie legate al culto del sole e all'anno nuovo".
Un'altra giornalista ha scritto che "molto prima delle usanze cristiane, lo scambio dei doni faceva parte delle feste invernali. I romani si scambiavano rami di alberi di un boschetto sacro, e poi passarono a oggetti più elaborati che dovevano essere di buon auspicio per l'anno nuovo: argento, oro e dolci al miele".
In realtà quindi il Natale è una festa che trae origine, anche per ciò che concerne la connessa tradizione dello scambio di doni, in pre-esistenti religioni e riti non cristiani. Nulla c'entrano, pertanto, i Magi.
Fonte



INGREDIENTI
420 g di farina 
20 g di cacao amaro
250 g di burro    
1 baccello di vaniglia o 1 bustina di vanillina
1 uovo
1 pizzico di sale
120 g di zucchero a velo


PREPARAZIONE

1)Disponete la farina a fontana sulla spianatoia o in una terrina e quindi aggiungete lo zucchero a velo, il sale e il burro a pezzetti. Se utilizzate il baccello di vaniglia, incidetelo nel senso della lunghezza ed estraetene i semini con un coltello, altrimenti unite alla farina la bustina di vanillina.
 



2)Impastate gli ingredienti con la punta delle dita fino a ottenere un composto sbriciolabile. Poi aggiungete l'uovo e proseguite ad impastare rapidamente.

3)Dividete la pasta in due metà dell' stesso peso. In una aggiungete il cacao e amalgamatelo. Formate con i due panetti due rettangoli dello stesso spessore e della stessa lunghezza. Fasciateli separatamente nella pellicola e fateli riposare in frigo per una mezz'oretta.


4)Una volta trascorso il tempo di riposo tagliate i rettangoli in bastoncini di circa un centimetro di spessore. Sovrapponetene due bianchi e due neri, ottenendo così dei lunghi lingotti. Aiutatevi con un po' di albume a tenerli "incollati".



5)Tagliate ogni lingotto in fette da 1 cm di spessore. Disponetele su una teglia rivestita di carta da forno e infornate a 180°C per 15-18 minuti.




6)Per la confezione ho scaricato dal sito di Martha Stewart il template per realizzare i sacchettini (non trovo più la pagina esatta, per chi volesse ho il file in pdf originale). Si stampano, si ritagliano e incollano.  Si aggiunge un cordoncino per i manici e si infilano i nostri biscotti fasciati in un pezzettino di pellicola.

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Leggimi...

Quotes

L'alta cucina non è una cosa per i pavidi: bisogna avere immaginazione, essere temerari, tentare l'impossibile e non permettere a nessuno di porvi dei limiti solo perché siete quello che siete, il vostro unico limite sia il vostro cuore. Quello che dico sempre è vero: chiunque può cucinare, ma solo gli intrepidi possono diventare dei grandi.
Emile, ci troviamo di fronte a possibilità inesplorate, dobbiamo cucinarlo!
Il cibo trova sempre coloro che amano cucinare!
Ratatouille

Non dire cos'è finché non l'hai assaggiato.
E ricorda: la ricetta è solo l'ipotesi
Leggi di Murphy sulla cucina

Lo sai perché mi piace cucinare? Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d'uovo, zucchero e latte l'impasto si addensa: è un tale conforto!
Julie and Julia

La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria.
Pellegrino Artusi

Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina. Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano.
Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire. Mi piacciono col pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata. Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero tranquillamente per un intero invero, al cui grande sportello metallico potermi appoggiare. E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso o dai coltelli un po' arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi.
Siamo rimaste solo io e la cucina. Mi sembra un po' meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.
Banana Yoshimoto

Iniziative

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